giovedì 14 febbraio 2019

Quando uno ne ha piene le scarpe, intervenire è questione di buon senso


Parlare di escrementi di cani non è mai un argomento piacevole, è non necessariamente opportuno. A ben guardare, non dovrebbe essere uno dei più importanti in un paese. Almeno, fino al momento in cui questo porta a dover cambiare le proprie abitudini. 


Esattamente questo sta succedendo a Solbiate Olona, dove da tempo ormai immemore a quella minoranza tanto ignorante quanto arrogante tra i proprietari di cani viene lasciata libertà totale di agire indisturbati tra aiuole e marciapiedi locali, per ridurli a un percorso minato. Oltre a uno spettacolo indegno.

Uno spettacolo ormai letteralmente davanti agli occhi di tutti. Non si parla di vie o zone sui quali questi soggetti amano accanirsi. Buona parte del territorio è ormai contrassegnata da un accumulo senza fine di tracce organiche. 

Praticamente tutti i rioni del paese hanno vie ridotte a latrine. Un punto però, batte tutti, anche solo a livello simbolico. Per la gioia di genitor, nonni e scolari, sono le piccole aiuole intorno agli alberi (quelli rimasti) davanti alla scuola elementare, in via XXV Aprile. Non serve neppure descriverle da quanto sono in condizioni raccapriccianti, con resti ormai consolidati al punto di resistere a pioggia e neve.

In casi del genere, la prima responsabilità spetta sempre ai diretti interessati. I cestini a Solbiate Olona non mancano (non sempre svuotati con la dovuta celerità, ma questo è un altro discorso). Per quanto riguarda i sacchetti, chiunque compra frutta e verdura sfusa probabilmente ne avrà cassetti pieni, probabilmente tanto da essere ben disposti a donarli ai proprietari di cani avari oltre a insensibili. 

Esiste comunque un limite alla tolleranza, ed è questo il momento in cui un’Amministrazione saggia dovrebbe intervenire. Se non drasticamente con multe, almeno non subito, quanto meno con un’opera di sensibilizzazione.

I buoni esempi in tal senso non mancano. Dalle campagne con manifesti o incontri, fino a uno dei migliori esempi di buona amministrazione e ancora prima di buon senso sull’argomento.

Non molto lontano, a Malnate, si usa una tecnica tanto infallibile quanto equa. Si analizza il DNA dell’escremento, si confronta con quello registrato dal proprietario e si trova il responsabile. 

Per chi è realmente abbastanza sicuro, e consapevole, del proprio ruolo, non dovrebbe essere niente di difficile. Nel frattempo, non resta altro se non rassegnarsi a scegliere di quale morte morire. Cioè, se rischiare di andare a gambe all’aria per uno scivolone su un marciapiede, oppure camminare a bordo strada affrontando le facce giustamente sorprese di automobilisti inconsapevoli di quanto accade sui marciapiedi solbiatesi.


Intanto ci si può solo chiedere quale sia meno peggio tra i due aspetti della realtà. O nessuno dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Luigi Melis ha l’abitudine di girare per il paese e rendersi conto di cosa succede. Oppure, lo fa ma non ritiene di dover rispondere di igiene e decoro di Solbiate Olona.