venerdì 19 novembre 2021

Anche le idee migliori possono dover fare i conti con i rifiuti

 

A volte, la buona volontà di mettere in piedi un progetto con una buona dose di incertezze non è sufficiente a garantirne la sua bontà nel tempo. Anche quando a conti fatti si rivela un’idea di successo.


È il caso di un cestino per la spazzatura in una zona ormai sperduta della Valle Olona. Messo lì alcune decine di anni fa ha assolto per diverso tempo al suo dovere, salvo trovarsi oggi inutile, se non controproducente, per il corso naturale degli eventi.

Tutto inizia intorno agli Anni ’90 con la realizzazione di un percorso vita nell’area nord della Valle Olona. Ai tempi, un progetto tanto coraggioso quasi azzardato, in un posto agliocchi di molti da evitare. Nonostante questo, un’idea felice. Un passo importante, forse il primo per Solbiate Olona, verso il recupero di un territorio oggi arrivato a livelli certamente apprezzabili.

Il percorso vita, arricchito di panchine e appunto cestini per rifiuti, ha attirato un buon numero di persone a ritornare in Valle e altre ad andarci per la prima volta. Nel tempo però le cose sono cambiate.

In parte la pista ciclopedonale ma soprattutto il progetto per il viadotto di Pedemontana hanno tagliato fuori il percorso vita dalle vie principali di passaggio. Per il percorso vita e relativi arredi è iniziato il declino, al punto da finire praticamente dimenticato.

Addirittura, tanto da arrivare pochi anni fa a pensare di realizzarne uno del tutto nuovo, in parte sullo stesso tracciato, ignorando la possibilità di ripristinare quello esistente.


Per lo sfortunato cestino, e annessa panchina, il destino è stato ancora più ingrato, Venuto a trovarsi proprio a pochi metri dal viadotto, nessuno se ne è più curato, se non qualche passante tanto civile quanto volonteroso.

Soprattutto, è il caso di aggiungere, ottimista. Perché la posizione è tale per cui la possibilità di vederlo svuotato sono praticamente nulle, o quasi. Negli ultimi anni, è successo probabilmente una volta, e solo per una serie di segnalazioni sul suo stato.

Lo stesso in cui si trova oggi, stracolmo di rifiuti buona parte dei quali ormai caduti nei paraggi. Abbastanza da pensare come la sua utilità sia ormai superata e probabilmente sia meglio rimuoverlo. Oggettivamente, scomodare mezzi e persone per occuparsene non è ne pratico ne conveniente.

Se proprio si vuole mostrare buona volontà, si potrebbe sempre spostare qualche centinaio di metri più a valle, in prossimità della posta ciclopedonale, dove certamente più accessibile. In ogni caso, prendersene cura sarebbe un atto di riguardo verso una Valle Olona sempre in attesa di qualche azione più concreta.

venerdì 2 aprile 2021

Finita la festa, in via Ortigara si può stare bene, anche meglio

 

Protagonista involontaria dell’ultima campagna elettorale in paese, dopo il voto sull’area di via Ortigara inizialmente destinata a ospitare la nuova area feste è tornato il silenzio. I tanti interrogativi sul progetto hanno alla fine avuto la meglio su ambiziosi progetti di recupero.

Anche se questo è un ricordo, non significa però, ignorare la possibilità di utilizzare l’area al servizio del paese, possibilmente in modo meno irruente e invasivo. Considerate anche le esigenze attuali di più tempo trascorso in prossimità dell’abitazione e la necessità di curare meglio la propria salute, l’idea potrebbe esser qualcosa utile a più persone possibile, ipotizzando una spesa realistica e soprattutto senza compromettere l’ambiente.

Una soluzione non è difficile e per trovare uno spunto non serve andare troppo lontano. Giusto un paio di chilometri in direzione sud uscendo dal paese, per arrivare a Olgiate Olona, lungo via Morelli, di fronte a un discount.

Qua, sta prendendo forma un progetto interessante per diversi motivi. Prima di tutto, rivolto veramente alla gente, a chi ha voglia di trascorrere del tempo all’aria aperta in sicurezza, nel verde, ma senza impegnarsi in attività fisiche più faticose.  

Un’area verde, semplicemente ripulita, all’interno della quale è stato inizialmente tracciato un percorso in cemento. Stretto quanto basta per farsi notare appena, lungo quanto serve per invitare al movimento senza annoiarsi.

In più, in una zona del paese molto accessibile. A ridosso di una delle principali traverse, ma abbastanza separata per non accusare i fastidi del traffico se non in occasione del passaggio dei più scalmanati. Dove poter arrivare a piedi, in bicicletta o anche in macchina, trovando posteggi e senza affrontare salite e discese o tratti scoscesi.

Inoltre, abbastanza in vista da poter essere considerata relativamente sicura da situazioni poco gradevoli, soprattutto in inverno. Quando tra l’altro si rivela un’ottima alternativa alle discese in Valle Olona, per tanti più complicate, più fredde e potenzialmente più rischiose.

L’apprezzamento è stato immediato. Già dopo la posa del fondo, il circuito ha iniziato a essere frequentato da persone di ogni genere ed età. Riservato rigorosamente a podisti e camminatori (le biciclette possono trovare spazi altrove), è diventato anche un punto di attrazione per gente di fuori paese.

Prontamente, un passo alla volta, il progetto sta crescendo. Dopo qualche tempo, sono arrivate le panchine, poi una sempre gradita fontanella e infine l’illuminazione. Quando anche i giovani alberi cresceranno, sarà attraente anche in estate.

Tutte ragioni in più per convincere anche i più sedentari a passare qualche ora all’aria aperta. Abbastanza grande anche per tenere le doverose distanze senza esporre sé stessi e gli altri a rischi inutili.

Un’idea di successo, rivolta a una fetta di popolazione molto grande. Un’idea alla quale ispirarsi senza paura. Come potrebbe dimostrare un valido Amministratore, prendere esempio non significa necessariamente copiare, soprattutto se ci si sente sicuri delle proprie idee.

martedì 6 ottobre 2020

Ovunque voi siate, Solbiate Olona è sempre a portata di webcam

 


Solbiate Olona come pochi hanno avuto possibilità di vederla. Così, a SolWebTV abbiamo pensato di regalare a tutti gli abitanti del paese, ma anche a chiunque interessato a un panorama su questa zona del varesotto, la possibilità di un’istantanea in qualsiasi momento della giornata.

In termini tecnici, una webcam accessibile in ogni istante dalla pagina principale del sito Web. In pratica, una finestra sempre aperta per gustare alba o tramonto, di giorno o di notte, una fotografia sempre aggiornata.

Installata su uno dei punti più alti di Solbiate Olona, la webcam inquadra la parte orientale. Subito riconoscibili, il campanile della chiesa principale di Sant’Antonino Martire, e alle sue spalle la sagoma più antica della Chiesa del Sacro Cuore. Ancora oltre, la Valle Olona fino ai paesi dall’altra sponda. Nelle belle giornate, la pianura Padana e i rilievi verso Est.


 

Se oggi tutto questo è possibile, e lo resterà a lungo, è però prima di tutto grazie a una persona. Solbiatese DOC, Aldo Moroni è stato il primo a lanciare l’idea. Raccolti i consensi, non ha esitato nell’iniziare la fase sperimentale, fino a trovare la migliore configurazione.

Supervisionando con competenza anche la fase di installazione e messa in opera della Webcam. Soprattutto, un grazie da parti di tutti noi per essersi fatto carico anche di ogni onere.

venerdì 25 settembre 2020

La Scaletta in ricordo di Emilio, perchè il paese non può dimenticare

 

Superato il momento del cordoglio per la morte di Emilio Saporiti, è il momento di iniziare a pensare se, come e quando il paese al quale ha dedicato buona parte della propria vita ne onorerà la memoria.

 

Grazie a lui infatti, Solbiate Olona è entrata nella storia dello sport internazionale, dove è presente tuttora nonostante il Ciclocross diSolbiate sia ormai un ricordo. Una passione e una dedizione difficile da eguagliare hanno attirato per anni migliaia di appassionati e curiosi in paese.

Prima il tradizionale giorno del 6 gennaio. Poi, quando i fattori economici hanno preso il sopravvento, ridimensionando le ambizioni per ripartire dai ragazzi dopo una pausa di riflessione.

Pronto a farsi da parte quando gli interessi esterni all’ambiente rendevano ogni anno l’organizzazione più complicata e l’appoggio istituzionale era venuto meno, non ha comunque mai smesso di impegnarsi per il proprio paese.

 

Appare quindi ora doveroso pensare a un omaggio all’altezza del servizio reso. Certamente, conoscendo la persona, niente vie, ancora meno statue o intitolazioni ufficiali di locali chiusi.

La sobria determinazione di Emilio Saporiti troverebbe collocazione ideale in uno dei luoghi simbolo del paese e dello stesso Ciclocross, la leggendaria Scaletta.

 

 

Nel pieno rispetto del suo stile, un pensiero ricco di significato ma senza bisogno di interventi fragorosi o cerimonie pompose. Per esempio, una semplice targa a ricordo, visibile a chiunque disposto ad affrontare la lunga gradinata, di chi ne ha preservato l’integrità e la storia a lungo e l’ha lasciata ora nelle mani di tutti gli appassionati. Di ciclocross naturalmente, ma anche della storia locale, delle tradizioni, o semplicemente del decoro. 


 

Perché, ironia della sorte, proprio in questo periodo la Scaletta sta vivendo uno dei momenti peggiori. Dimenticata per forza di cose da ogni sorta di competizione, a volte viene anche dimenticata dalla manutenzione ordinaria.

Per una sfortunata combinazione di scelte elettori poco accorte e ancora meno competenti, si è ritrovata esclusa dagli interventi di compensazione di Pedemontana eseguiti invece praticamente tutti intorno. Ancora oggi, in attesa delle attenzioni più volte promesse e ripromesse.

 



mercoledì 2 settembre 2020

Il controsenso delle biciclette a Solbiate Olona, amore nella storia fastidio nel presente


Tra i potenziali vincitori della vicenda Covid-19, la bicicletta è tra i principali pretendenti. Anche se è ancora presto per stabilire se si tratti solo di una tendenza emotiva e quindi temporanea oppure di una vera e propria volta, al momento la realtà registra un’impennata nella vendita di biciclette nuove accompagnata da una grande mole di lavoro per i ciclisti chiamati a rimettere in strada teali dimenticati da tempo in fondo a garage e cantine.

Sembrerebbe quindi scontato aspettarsi un’altrettanta crescita di attenzione nei confronti di chi in bicicletta si muove. Più ancora degli ormai cronici problemi di convivenza sulle strade con i più possenti mezzi a motore, adeguando le infrastrutture e rendendo in generale la vita più semplice ai ciclisti.

Non si parla solo di piste ciclabili. La questione è molto più ampia, dalla progettazione e realizzazione di una rete di percorsi sicuri a livello intercomunale, alla sicurezza di tutti, fino alla sensibilizzazione reciproca.

Gli esempi virtuosi non mancano. In attesa del sempre più fumoso bonus pubblico, intorno a Solbiate Olona l’attenzione per le biciclette cresce. A Gorla Minore per esempio, prosegue una strategia ormai lunga anni di ripianificazione della mobilità locale distribuendo meglio gli spazi anche in favore dei ciclisti.

A Olgiate Olona, diverse strade diventate a senso unico offrono una corsia ciclabile. Oppure, si sono riorganizzati i posteggi per ricavare passaggi dedicati. Anche a Castellanza qualcosa si muove, per collegare i principali poli di attrazione della città e invogliare l’uso della bicicletta.

Tanti insomma, si stanno ponendo il problema a livello istituzionale. Tranne che a Solbiate Olona. Ostinatamente decisa a restare un paese a chilometri zero, di poste ciclabili.

Se si escludono il tratto per certi versi bizzarro realizzato a suo tempo dal nuovo Iper lungo la Provinciale 2 e quello urbano intorno al nuovo insediamento Tigros, si resta in attesa di vedere il primo metro di pista ciclabile realizzata espressamente sulla base di un progetto amministrativo.

Giusto per fare un esempio. Da quando via XXV Aprile è diventata senso unico, sarebbero bastati pochi euro per realizzare un tratto protetto. Considerata la posizione all’ingresso delle scuole elementari, anche solo per sensibilizzare sulla presenza di un’alternativa all’uso delle automobili nel percorso casa-scuola.

Qualcosa di simile, non si potrebbe escludere di pensare in zona piscina e scuole medie. Se non con un senso unico, riorganizzando i posteggi in modo da ricavare lo spazio utile a inserire una pista ciclabile.



Speranze destinate a restare deluse ancora per qualche tempo. Anzi, al momento l’unica decisione in tal senso va esatamente nella direzione opposta. Da alcune settimane infatti, in paese sono comparsi dei cartelli non particolarmente accondiscendenti nei confronti dei ciclisti.

Mentre a livello nazionali si discute la possibilità di consentire sempre il transito delle biciclette nei due sensi di strade a senso unico. A Solbiate Olona dei divieti espliciti intimano di procedere a piedi.

Facile ipotizzare i risultati dell’iniziativa. Da una parte, persone da anni talmente abituate a comportamenti, comunque da evitare, probabilmente inconsapevoli della nuova segnaletica o comunque indifferenti. Dall’altra, una scusa in più per gli automobilisti più aggressivi per ignorare i ciclisti fino a danno compiuto.