giovedì 6 dicembre 2018

Per consigli non graditi, ripassare dopo tre anni





La differenza tra un’Amministrazione, una buona Amministrazione e un’Amministrazione presuntuosa passa spesso per il buon senso dimostrato durante il mandato. Dove, buon senso significa anche e soprattutto agire nell’interesse della popolazione, cercando di mettere da parte giudizi e rapporti personali. Evitare cioè di decidere il destino di tutti guidati da voglia di rivincita, ostilità o anche solo semplice avversità.


È libera facoltà di ciascuno decidere da quale parte si schieri attualmente Solbiate Olona. Niente dovrebbe però vietare di riflettere liberamente su quanto accaduto a Solbiate Olona negli ultimi anni. Come in qualsiasi altro paese, lamentele e proteste non mancano mai, soprattutto da chi non condivide la linea imposta dal Sindaco.


Al netto di queste però, sono emersi anche tante indicazioni utili e interessanti. In Consiglio comunale a opera delle minoranze, per strada dai discorsi della gente, e anche da quel minimo di aiuto che possono offrire queste pagine e il TG Solbiate.


Proprio questo è il punto. Se indicazioni, consigli o riflessioni arrivano da parti considerate non gradite, si è affermata la regola di scartarle a prescindere. Anzi, nel limite del possibile rimandarle al mittente con un carico di accuse assortite.


Salvo però, questo è l’aspetto meno edificante di tutto, rilanciarle dopo un certo periodo di tempo come idee proprie, come soluzioni geniali a gravi problemi del paese, come volontà di ascoltare la gente. In sintesi, strumentalizzare qualsiasi occasione.


Gli esempi non mancano. Tra i più significativi, per anni, si è lamentata la sicurezza su via Patrioti, l’arteria più veloce di attraversamento del paese. A dimostrazione di spirito costruttivo, le minoranze avevano anche avanzato proposte di intervento per costringere gli scellerati del volante e ridurre la velocità e rispettare gli attraversamenti pedonali. Per anni, la risposta, seccata a autoritaria, è stata sempre la stessa: «Dossi, chicane e simili, sono illegali!». Almeno fino a quando dopo tre anni la maggioranza approva proprio un progetto per la realizzazione di due dossi artificiali su Via Patrioti. Naturalmente rivendicati come manifestazione di grande sensibilità.


Altro caso, l’assenza di strisce pedonali su via Vittorio Veneto, quella della Chiesa. Ma anche di scuola materna, banca e fino a poche settimane fa, del piccolo supermercato. Quindi, attraversata a ogni ora del giorno da persone di tutte le età. Anche qui, tre anni dopo la segnalazione ignorata, un giorno compaiono magicamente non uno ma addirittura due attraversamenti pedonali.


Sempre sulla stessa via, il deprimente stato di abbandono degli alberi. Nella migliore delle ipotesi, trascurati da anni, spesso però, morti e abbandonati in uno scenario da Halloween perenne. Con il gravissimo torto di essere posati dai predecessori, il loro destino sembrava la condanna a morte fino a quando non si sono magicamente trovati sul tragitto della manifestazione simbolo dell’attuale Amministrazione. Echi della Valle ha infatti compiuto il piccolo miracolo di vedere sostituite alcune (non tutte, sarebbe stato chiedere troppo) delle piante morte.


Ancora, l’assoluta convinzione secondo cui Solbiate Olona non ha alcun bisogno di parchi. Ragione per cui, l’accordo iniziale per le compensazioni di Pedemontana di costruire una grande area verde intorno a via IV novembre viene stravolto in favore del completamento della riqualifica del centro storico. In precedenza, gestita a piccoli passi nell’ordinaria amministrazione. Proprio pochi giorni fa, a conclusione di una vertenza con un privato sfociata nella cessione di un terreno e un capannone, si annuncia di voler rispondere alle esigenze dei solbiatesi proprio con un nuovo parco.

Gran finale, dopo un prolungato scaricare le responsabilità su altri, proprio in questi giorni una delibera sancisce l'intenzione di riparare la staccionata della pista ciclabile, ormai ridotta a vergnogna locale. 





La prescrizione trasforma le sciocchezze in idee
Una considerazione accomuna tutti questi, e altri casi. Una sorta di prescrizione di tre anni tra la segnalazione e l’intervento. Quasi fosse il tempo designato per rivendicarne la paternità e poterne sfoggiare la sensibilità.


Quindi, facendo i conti con quanto segnalato da minoranze, cittadini non graditi e TG Solbiate, ecco cosa ci si può aspettare. Dopo due anni di segnalazioni rimandate al mittente con interessi, la prossima estate ci sono buone possibilità di una maggiore attenzione verso i marciapiedi infestati e crepati da erbacce.

Per quel momento, i tempi dovrebbero essere maturi per intervenire anche sulla casetta dell’acqua, guasta ormai da anni, oppure per sistemare il buco in zona piscina lasciato da un palo divelto, tristemente delimitato da pluriennali transenne. Due anni dovranno invece aspettare la zona intorno alla Grotta della Madonnina per smettere di essere una discarica e i resti dell'ex tensostruttura rischiosamente parcheggiati a bordo del campo di calcio. E si potrebbe andare avanti ancora un po’, più che altro a sperare. Poche speranze invece per quanto riguarda pedibus, piste ciclabili, controllo del vicinato, nuovi alberi o altre proposte giudicate inutili a oltranza.


Con un ultimo rimpianto, aver probabilmente sancito la condanna a morte dell’ex oratorio femminile. Anche se l’ipotesi di un suo recupero pareva praticamente impossibile nelle strategie della Giunta guidata dal Sindaco Luigi Melis, permettersi di proporre una riflessione articolata per un recupero al servizio del paese equivale a relegarla automaticamente nel dimenticatoio.

Giuseppe Goglio
giuseppe@valleolona.biz