Andato a vuoto il progetto di vendita dell’ex oratorio femminile,
può essere arrivato il momento per qualche riflessione, accompagnata da una
proposta di confronto sul destino di uno degli edifici storici di Solbiate
Olona, al quale sono legati tantissimi ricordi di altrettante persone ancora
presenti in paese.
Il ragionamento ruota intorno a un ribaltamento del punto di
vista, difendere e recuperare una struttura simbolica, rendendola anche utile
per la collettività, al fine di garantirne il futuro.
Dall’esterno, le
condizioni appaiono quelle di un normale abbandono. Vegetazione incolta, alcuni
vetri rotti dai vandalismi di turno, ma niente di più.
A prescindere dalle considerazioni in base alle quali l’Amministrazione
guidata dal Sindaco Luigi Melis ne aveva deciso la messa in vendita, l’ex
oratorio femminile può ancora tornare utile al paese. Prima di tutto per la
posizione centrale, ideale a farne un centro al servizio degli abitanti.
Nonostante la non più giovane età inoltre, l’architettura
conserva un livello di funzionalità ancora elevato, almeno pari se non superiore
a tante altre strutture più giovani ma troppo sbilanciate in favore di canoni architettonici,
alla lunga spesso poco pratici.
Spazio versatile e utile, con sorpresa
Per esempio, in pochi forse sanno della presenza al suo
interno di una palestra. Non un semplice spazio per l’attività fisica, ma un
vero e proprio ambiente sportivo. Fermo restando le misure compatibili con
discipline come basket o pallavolo, uno spazio comunque adatto ad altri sport e
dare respiro a una convivenza spesso complicata. Tra quelli proposti a Solbiate
Olona, per esempio ginnastica artistica, Taekwondo, karate o altri ancora.
Altro aspetto interessante, la presenza di una tribuna a balconata, ideale per
ospitare anche gare.
Un’osservazione facilmente prevedibile è la
messa a norma della costruzione. Al riguardo, non c’è apparente ragione di
mettere in dubbio quanto affermato a suo tempo dal Sindaco Melis. Risulta infatti come l’edificio sia stato messo in regola in occasione del rifacimento del tetto
a cura di un’azienda locale, in cambio di una concessione edilizia per
aumentare l’area produttiva.
Tante opportunità, pochi dubbi
A questo punto, non resta altro da capire se non la
possibile destinazione d’uso. Guardando la realtà solbiatese, le possibilità
non tardano a diventare evidenti. Prima di tutto, la biblioteca del paese non è
da tempo più in linea con le esigenze attuali. Basta guardare ai paesi vicini
per capire quanti ambienti siano stati rinnovati e come. La nostra oggi è piccola,
inadeguata e scomodissima nell’accesso, con una stretta e contorta rampa di
scale, praticamente incastrata nel Centro Socio Culturale. Il progetto attuale
di spostarla nell’attuale spazio del Centro Anziani, di fianco alla Chiesa del
Sacro Cuore, non farebbe altro se non spostare il problema, invece di
risolverlo.
L’oratorio femminile invece, offre tutti gli spazi necessari
a creare diversi ambienti (libri, studio, incontro, multimedialità, Internet),
senza darsi fastidio a vicenda. Aspetto molto importante, con una pianta già
molto adatta, con aule di varie dimensioni e spazi di accesso e movimento
larghi.
Anche considerando di sfruttare la palestra, con relativi
spogliatoi, la biblioteca occuperebbe comunque solo una parte. Proprio qui, è il
momento di scoprire una potenziale carta vincente. Uno dei capitali più
importanti e meglio nascosti di Solbiate Olona è il Museo Socio Storico.
Relegato in uno spazio ancora più difficile da raggiungere della biblioteca,
con orari e presidio affidato alla disponibilità di pochi volontari, sarebbe
complemento ideale a una biblioteca, garantendo una maggiore visibilità e al
tempo stesso maggiore controllo. All’occorrenza, con la semplice installazione
di poche videocamere di sorveglianza.
Se questo ancora non bastasse a sfruttare tutti gli spazi,
allora si può anche ipotizzare una possibile soluzione utile ad alleggerirne i
costi di gestione. Spazi come quelli dell’oratorio femminile sono ancora oggi l’ideale
per feste di compleanno, battesimi, comunioni, cresime, mostre temporanee, sale
riunioni se non addirittura piccoli eventi di lavoro al servizio delle aziende
locali. Situazioni in cui spesso gli spazi limitati dell’oratorio non sono
sufficienti e dai quali possono scaturire entrate non trascurabili.
Molto probabilmente, almeno tali da rendere impraticabile la
scusa dei costi per non privare Solbiate Olona di un pezzo della propria storia,
solo per far quadrare un bilancio.
Giuseppe Goglio
giuseppe@valleolona.biz