Tra il semplice passaggio di consegne e la svolta, Solbiate
Olona ha scelto la svolta, e neppure senza pensarci più di tanto. Sindaco del
paese per i prossimi cinque anni sarà infatti Roberto Saporiti,
candidato di +Solbiate, capace di superare l’avversaria Samantha Caprioli di
oltre 30° voti. 1661 contro 1346. Il 55% contro il 45% delle preferenze
scrutinate.
Ha così la meglio una campagna elettorale improntata al
contatto diretto con le persone, alla pacatezza nei toni e in punti del
programma magari non rivoluzionari, ma certamente realistici. Dall’altra parte,
facile ipotizzare come alla fine il semplice passaggio di consegne tra l’ex
Sindaco Luigi Melis e un pretendente perfettamente allineato sulle stesse
posizioni non abbia ispirato abbastanza fiducia.
Soprattutto però, sembra non aver pagato il protagonismo totale di Melis durante la campagna elettorale, con il candidato Sindaco di fatto relegata al ruolo di comprimario. Quasi totalmente assente dalla cronaca, fuggente a qualsiasi richiesta di confronto o intervista, alla fine tutto questo ha portato il confronto più a livello di un referendum sulla persona. Finito esattamente allo stesso modo di quanto successo in situazioni analoghe di recente a livello nazionale.
Anche così si può spiegare un’altra inversione di tendenza a
Solbiate Olona. Se Melis era stato una sorta di precursore per una certa
dialettica aggressiva oggi diventata la regola in tutto il Paese e non solo,
oggi a Solbiate Olona questa tendenza è stata totalmente disattesa.
Al di là di ogni considerazione, per +Solbiate arriva ora il
momento della verità. Il programma resta comunque ambizioso, ricco di
cambiamenti non facili da applicare. In diversi casi, importanti aggiustamenti di rotta, a partire da Area feste, farmacia e
piscina giusto per citare gli esempi più discussi. Senza dimenticare, nello
stesso istante di dover mettere in moto e mantenere in rotta l’amministrazione
di un paese e recuperare rapporti con i vicini di casa ultimamente non sempre
lineari.
Per quanto ci riguarda, l’augurio di un’unica certezza,
poter contare su interlocutori più disponibili per l’informazione al paese.