Negli ultimi mesi se ne sono sentite, dette, e lette di
tutte. A Solbiate Olona come in ogni altro paese. Per buona parte di questi
giorni, la micidiale combinazione di timore, noia e incognite su presente e
futuro non ha faticato a far emergere i lati peggiori.
Perdere il controllo sulle proprie giornate ha spinto spesso
inconsapevolmente a svegliarsi ogni mattina e per prima cosa trovare qualcuno
con cui prendersela. Senza andare tanto per il sottile, ma con una predilezione
particolare per politici amministratori e scienziati. Accusati puntualmente di ogni.
Simbolo ideale di tutto questo è senza dubbio la mascherina.
Utile ma necessaria, inutile ma introvabile, desiderata, ma venduta spesso a
prezzi da strozzino, nella peggiore delle ipotesi serve comunque a infondere un
minimo di sicurezza e serenità sempre utile.

Così, fino a quando non sono scese in campo le Associazioni.
Per non fare torto o favori a nessuno, hanno deciso di muoversi in autonomia.
Tutte insieme e tutte d’accordo, nell’acquistare di tasca propria una fornitura
sufficiente per tutto il paese, senza distinzioni, favori o priorità.
Improvvisamente, il clima è cambiato. Nel giro di pochi
post, Solbiate Olona ha finalmente mostrato il meglio di sé. Volontari uniti da
una parte, sostegno praticamente universale dal paese e soprattutto una
sequenza illimitata di ringraziamenti. Commossi e commoventi.
Addirittura, ribaltando la situazione. Passando da una scena occupata da chi vuole solo criticare, alla riconquista di tanti pronti a dare una mano. Come non capitava da anni quando si parla di volontariato,
addirittura più del necessario.
Difficile ipotizzare quanto e se tutto questo potrà durare.
Accusatori, complottasti e protestanti (non quelli religiosi) a oltranza stanno
già riorganizzandosi per riprendersi la scena.
Ora però, si è capito che si può contrastarli, e anche come.
Spetta a tutti i solbiatesi trovare coraggio e costanza per riuscirci.
Già che ci siamo, imparando anche una piccola lezione. Le
Associazioni hanno investito buona parte di propri fondi dedicati alle feste di
questa primavera per rispondere a un bisogno del paese. Come sempre d’altra
parte. Solo, nell’occasione è cambiata la modalità.
La prossima volta che si trova una strda chiusa per una
festa oppure durante una festa il volume della musica entra dalla finestra,
chissà mai si riesca a mostrarsi un po’ più concilianti.