venerdì 23 giugno 2017

Un'altra pietra sulla propria storia, prossima vittima l'ex oratorio femminile

Ancora pochi giorni, e poi ufficialmente Solbiate Olona metterà una bella pietra sopra un pezzo importante della propria storia. Più precisamente, sommergerà sotto uno strato di cemento tante pagine impresse nei ricordi di altrettanti abitanti. Ai primi di luglio infatti, si conoscerà il destino dell'ex-oratorio femminile, la struttura di fianco ala Chiesa principale di Sant'Antonino, svenduta senza tanti complimenti all'insegna del dover ripianare buchi di bilancio comunale frutto di una gestione non esattamente oculata.

Dietro ai frequenti proclami di investimenti e virtuosità, guardando i conti emerge infatti una situazione non proprio felice. Tra il debito di una Solbiate Olona Servizi in liquidazione, addizionali trattenute indebitamente dalle bollette dell'acqua, difficile pensare al paese come in perfetta forma dal punto di vista economico.

A farne le spese, una vittima fin troppo facile. Vendere il patrimonio pubblico coltivato per anni è infatti ormai un'abitudine da qualche tempo. Risolvere i debiti accumulati con una gestione ordinaria non esattamente inappuntabile svendendo il patrimonio, aiuterà anche i bilanci annuali, ma compromette il futuro di un paese, quello che va ben oltre la durata di un mandato.

Rapporto fatica/incassi ottimale, qualche prevedibile obiezione messa a tacere sollevando l'ennesimo polverone. Risultato, una nuova sconfitta per chi a Solbiate Olona è cresciuto. Un passo distruttivo, dal quale non si torna indietro.
Eppure, all'inizio del primo mandato del Sindaco Luigi Melis, l'edificio in questione era stato sfruttato proprio per mettere in scena la volontà di mostrarsi attaccati al paese. Alla luce dei fatti, qualcosa di molto simile a voler giustificare una variante al PGT a beneficio di un'azienda locale.

Tra non molto quindi, un bel palazzo, o simile, cancellerà diverse generazioni di ricordi. A rimetterci però, sarà anche il futuro del paese. Fosse stato conservato nel rispetto delle dichiarazioni, l'ex oratorio femminile oggi sarebbe tutt'altro che inutile. La versatilità di una struttura molto più moderna della propria età, la mantiene infatti in grado di essere al servizio del paese. 

Tanto per cominciare, dalla palestra, completa di balconata a uso del pubblico. Indispensabile in uno dei rari paesi della zona totalmente privo di strutture coperte per eventi sportivi. Più semplicemente, senza neppure doverci investire oltre il minimo necessario a ridare dignità a spazi abbandonati da anni, spazi per Associazioni, anziani, o qualsiasi altra attività sociale del paese. 

Senza trascurare le destinazioni più logiche per chi ha un minimo di conoscenza delle dinamiche locali. Una parte degli spazi sembra infatta disegnaa su misura per trasferire una biblioteca ormai diventata angusta e vetusta. Nello stesso tempo, dare al Museo Socio Storico una collocazione degna del proprio valore e della storia locale che rappresenta.

Giuseppe Goglio
giuseppe@valleolona.biz